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  • Immagine del redattoreSerena Tolomei

HPV: IL VACCINO

Aggiornamento: 22 lug



Eccoci, stavolta siamo davvero all’ultimo tassello della nostra serie sulla prevenzione del cervicocarcinoma.


Se mi hai seguita fin qui, avrai acquisito delle conoscenze che non hanno tutte le donne, purtroppo, perché non sono informazioni che si leggono o si ascoltano tutti i giorni. Te ne accorgerai parlandone con amiche , parenti o conoscenti , che questo argomento è conosciuto per sentito dire.

Inoltre come ti dico sempre, le ricerche e gli studi in campo medico non si fermano mai e sono necessari continui aggiornamenti.

Lo scopo di questo blog e del podcast è appunto quello di divulgare informazioni aggiornate e il più possibile dettagliate, con l’aggiunta di consigli e opinioni personali. Per questo motivo sarei molto felice se tu mi aiutassi a divulgare le informazioni che apprendi qui, come un passaparola, oppure che tu condividessi questi articoli sulla prevenzione o gli episodi del podcast che reputi debbano essere ascoltati dalla maggior parte delle donne. Ti ringrazio


Ricorda: la conoscenza è la chiave di tutto

A proposito di informazione, sai cosa pensano le donne del vaccino anti HPV quando viene detto loro che è somministrabile in età adulta?


Dopo aver fatto compilare un questionario a un gruppo di donne di età dai 25 ai 45 anni, la risposta più frequente è stata: «Pensavo fosse solo per adolescenti…»


In pratica In generale, dal questionario è emerso che:


● La consapevolezza del rischio HPV è risultata scarsa, così come le informazioni sul vaccino.

● Molte donne erano convinte che fosse indicato solo per le adolescenti, che non ci fossero abbastanza dati sulla sicurezza dopo i 26 anni ed erano preoccupate per gli effetti avversi gravi.

● Molte donne sposate >30 aa si sentivano «al sicuro dal rischio».


Dunque dunque, cosa ti ho detto all’inizio? Disinformazione.


Ecco, in virtù di questi risultati cosa si è concluso?

Che il counselling vaccinale delle donne adulte deve essere mirato alla consapevolezza sia del rischio correlato alle patologie, e qui parliamo del rischio che l’infezione da hpv possa portare al cervicocarcinoma, sia dei vantaggi del vaccino.


Allora, per stare tutti tranquilli, partiamo dalla nascita del vaccino:


Negli anni 2007-2008 la campagna vaccinale parte in tutte le regioni con target primario, le ragazze 12-enni e come obiettivo la prevenzione del cancro del collo dell’utero.

Quindi la prima coorte, cioè il primo gruppo ad usufruire del vaccino è quella delle nate nel 1996-1997, chi ha ad oggi (nel 2024) figlie di 26-27 anni, sa di cosa parlo.

I primi vaccini a partire dal 2007 sono stati di due tipi.

  1. Il bivalente Cervarix era diretto contro i ceppi 16 e 18 del virus, quelli più diffusi e a maggior rischio oncogeno.

  2. Il quadrivalente Gardasil poteva invece prevenire l’infezione anche dei ceppi 6 e 11, che causano la formazione a livello genitale di condilomi, escrescenze o protuberanze dovute a lesioni di natura benigna della cute o delle mucose.

Dal 2017 è in uso un terzo vaccino nonavalente, Gardasil 9, che oltre a HPV 6, 11, 16 e 18, assicura la protezione contro altri cinque ceppi HPV (31, 33, 45, 52 e 58), che sono considerati ad alto rischio, pur essendo meno diffusi dei tipi 16 e 18.


Il 10 giugno 2015 la Commissione europea ha rilasciato un'autorizzazione all'immissione in commercio per Gardasil 9, valida in tutta l'Unione europea.

Gardasil 9 è un vaccino usato in uomini e donne e previene, oltre il 90 per cento delle forme tumorali associate al virus.

Gardasil 9 è una sospensione iniettabile disponibile in flaconcini o siringhe pre-riempite.

Il vaccino è somministrato per iniezione intramuscolare, preferibilmente nella spalla o nella coscia.


Come si è deciso il target primario?

Le pre-adolescenti (ragazze di 11-12 anni), rappresentano la popolazione ideale per la vaccinazione anti-HPV, in quanto sono all’esordio della loro vita sessuale, prima cioè che possano correre il rischio di contrarre il papillomavirus. Il dodicesimo anno di vita rappresenta inoltre un anno utile per raggiungere le pre-adolescenti durante la frequenza della scuola dell’obbligo.

Era comunque già in progetto la possibilità di estendere successivamente l’offerta del vaccino anche ad altre fasce di età ( come target secondario).

Poiché gli studi hanno man mano evidenziato che molti tumori orofaringei e dei genitali maschili sono attribuibili all’HPV, si è ritenuto importante estendere il vaccino ai maschi undicenni, contando anche il fatto che immunizzando anche i maschi, si vanno a diminuire i contagi e le trasmissioni per via sessuale. La prima chiamata è arrivata per la coorte dei nati nel 2006, quindi i primi vaccini per i maschi sono stati somministrati nel 2017.


Incessanti studi sono stati condotti anche in altri paesi nei quali il vaccino era stato introdotto prima rispetto all’Italia, e i risultati hanno supportato l’efficacia sia nelle fasce di età superiori, che nei maschi.

Visti quindi i risultati positivi è stato possibile passare progressivamente a strategie multi-coorte

Infatti già nel Piano Vaccinale 2017-2019 erano state introdotte altre categorie di persone alle quali estendere l’offerta del vaccino anti HPV , e ora sono state confermate con ulteriori modifiche nel nuovo Piano vaccinale 2023-2025.

Ora fai attenzione perché diamo uno sguardo al Piano vaccinale 2023-2025

  • . Per quanto riguarda il numero di dosi da somministrare ,ad oggi sappiamo che per garantire una protezione completa nei soggetti più giovani sono sufficienti due dosi, per cui da 11 a14 anni il ciclo vaccinale si completa con 2 dosi a distanza di 6 mesi ; mentre a partire dai 15 anni il ciclo vaccinale diventa di 3 dosi , la seconda dopo 2 mesi e la terza dopo altri 6 mesi.

  • Sempre in questo Piano vaccinale è compreso un importante programma di recupero (chiamato anche catch up), dove si offre il vaccino gratuitamente alle donne almeno fino a 26 anni,che non hanno ricevuto il vaccino a 12 anni,queste donne si possono recuperare sfruttando ad esempio l’occasione della chiamata al primo screening. Io invece sfrutto questo podcast e i social per dirti che se non sei stata vaccinata a 12 anni puoi ricevere comunque il vaccino gratuitamente fino almeno a 26 anni, informati alla usl di riferimento nella tua regione, perché da regione a regione può cambiare l’età massima per il vaccino gratuito. Ok? Non aspettare, chiama..

  • Questo vale anche per gli uomini che non sono stati precedentemente vaccinati o non abbiano completato il ciclo vaccinale con età fino a 18 anni inclusi, salvo anche qui la diversa proposta delle regioni che possono aumentare l’età massima per la gratuità.Specifico che la gratuità viene mantenuta per tutte le dosi del ciclo vaccinale.

  • La vaccinazione gratuita contro l’HPV è su chiamata attiva tramite l’invio di una lettera dal centro vaccinale della tua ASL


Ora è il caso di spiegarti perché la vaccinazione è raccomandata anche nelle donne adulte

● Dai dati di letteratura si evince che circa il 70% delle donne >25 anni di età possono essere HPV negative a qualunque tipo ed avrebbero quindi un vantaggio della vaccinazione.

● I soggetti positivi normalmente lo sono per un solo tipo di HPV, quindi la vaccinazione verso gli altri tipi ha un razionale, pur non essendo da un punto di vista di “costo-efficacia” vantaggiosa in termini di Sanità Pubblica come per la vaccinazione universale dell’adolescente. Vaccino anti-HPV: quali indicazioni?

● I benefici ed il rapporto costo/efficacia del vaccino anti-HPV nelle donne di età >25 anni sono stati valutati in diversi studi.

● Finché le donne sono sessualmente attive, il rischio di acquisire nuove infezioni da HPV oncogeni permane, > 5% oltre i 25 anni di età.

● Considerando inoltre: l’immunosenescenza e la riduzione della capacità di clearance con l’aumento dell’età o l’aumento della persistenza con l’età o la debole risposta anticorpale indotta dall’immunità naturale rispetto a quella del vaccino,

● è corretto dare anche a queste donne la possibilità di proteggersi se non hanno avuto l’occasione di vaccinarsi da adolescenti.

● I vaccini anti-HPV sono stati inizialmente concepiti per ragazze e giovani donne da 9 a 26 anni. Tuttavia anche le donne di età>26 anni sono suscettibili di infezione da HPV e di contrarre patologie HPV-correlate.

● Recenti evidenze scientifiche dimostrano che anche le donne infettate da HPV-correlate, con successive clearance da immunità naturale, possono ottenere una protezione complete di tutti I tipi HPV contenuti nel vaccino.

● Pertanto si ritiene che il vaccino possa determinare, anche nelle donne di età >25 anni, una riduzione della probabilità di ammalare di cancro HPV-correlato.

Si deve soprattutto alla recente introduzione della vaccinazione anti-HPV, la drastica riduzione delle diagnosi di lesioni precancerose, con grandi vantaggi per la salute pubblica e la qualità di vita delle donne.


Vaccino anti-HPV: 5 cose da ricordare

1. È SICURO

Perché costituito dall’iniezione del rivestimento proteico e non del virus, quindi è in grado di dare una risposta immunitaria efficace senza alcuna possibilità di causare l’infezione.


2. EFFETTI COLLATERALI RARI:

Tra questi, i più comuni sono: dolore nella zona dell’iniezione, febbre, nausea, vertigini, mal di testa, dolori articolari e reazioni da ipersensibilità. Generalmente sono di lieve entità e di breve durata.


3. IMMUNIZZAZIONE

Il vaccino anti HPV ha oltre 20 anni di osservazioni cliniche. Al momento la copertura dura almeno vent’anni, sono in corso ulteriori studi per valutare durata sul lungo periodo.

4. PROTEGGE DAI TUMORI

Impedisce l’infezione e la sua potenziale azione oncogena.

5. EFFICACIA

il vaccino viene normalmente somministrato prima del debutto sessuale, ma è stato dimostrato che è efficace anche nelle donne adulte e nella prevenzione delle recidive nelle donne già trattate per lesioni HPV-correlate.


Sappiamo che esiste un’agenda 2030, ne avrai sentito parlare.

Secondo l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) fra gli obiettivi che fanno parte del grande obiettivo salute e benessere da raggiungere entro il 2030 ci sono anche quelli per cui  il 90% delle ragazze entro i 15 anni di età deve aver completato la vaccinazione con il vaccino anti-HPV;

il 70% delle donne sottoposte a screening utilizzando un test ad alta performance a 35 anni, che deve essere ripetuto entro i 45 anni;

il 90% delle donne identificate con malattia cervicale trattate o comunque prese in carico



Conclusione di tutti questi discorsoni. Ho voluto che tu avessi una visione d’insieme per capire cosa c’è dietro alla semplice raccomandazione di fare un vaccino.

Non tutti sono d’accordo con i vaccini, ma io sono del parere che a volte dobbiamo considerare il male minore e valutare bene il rapporto rischio-beneficio. In questo caso sono convinta che questo vaccino possa debellare definitivamente il cervicocarcinoma. Come ti dico sempre, fino alla noia, abbiamo le armi, Vaccino più screening, ma perché non dovremmo utilizzarle?


Puoi ascoltare l'episodio dedicato a questo argomento sulla pagina del Podcast



FONTI:


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