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  • Immagine del redattoreSerena Tolomei

HPV: LO SCREENING CAMBIA

Aggiornamento: 22 lug


Se mi hai seguita in questo percorso ti ricorderai che ti ho presentato il Papilloma Virus attraverso una sorta di metafora come un nemico da combattere assimilandolo ad un vero e proprio esercito di soldatini.

Ti ho spiegato chi è il nostro nemico, come si comporta, come attacca e come ci procura danni. Ti ho anche messa in guardia sul suo essere subdolo, silenzioso e spietato...Maaaa, ti ho anche accennato al fatto che noi non staremo li ferme a guardare, no, perché possiamo combattere e vincere la battaglia se sapremo sfruttare al meglio tutte le armi in nostro possesso ! Come dici? Quali armi? Un attimo eh , ora ci arrivo….ma prima , devi promettere solennemente che non rinuncerai a sfruttare le armi in tuo possesso e non ti arrenderai qualunque cosa succeda….sto esagerando? Naaa

Insomma ,se non avessimo i mezzi ti capirei, non ci resterebbe che soccombere, come accadeva molti fa ad esempio...ma progressi ne sono stati fatti e le ricerche continuano, quindi, che motivo abbiamo oggi di stare con le mani in mano?

(tosse) Sì le armi le armi , scusa mi sono dilungata un pochino…

Devi sapere che dall’ultimo Webinar che ho seguito sulla prevenzione dell’hpv , fornito dall’AOGOI ( Associazione degli Ostetrici e Ginecologi Ospedalieri Italiani) sono emerse una serie di modifiche nello screening del tumore della cervice uterina.

E io sono qui per informarti sulla nuova normativa che prevede una diversa modalità di chiamata alle armi...ooo no cioè scusa volevo dire ci convocazione per lo screening.

Infatti, gli studi portati avanti, soprattutto dall’introduzione del primo vaccino anti hpv nel 2007, rivolto alle ragazze di 11-12 anni, ha dato dei risultati

La ricerca per fortuna non si ferma mai

Come ormai avrai capito, le nostre armi sono il VACCINO e lo SCREENING, che usate insieme e abbinate alla costanza nel follow up sono capaci di abbassare e presto di eliminare l’incidenza di tumori della cervice uterina.

SCREENING =indagine di massa condotta su fasce di popolazione esposte a rischio di determinate malattie allo scopo d’individuarne la natura, di rilevarne l’incidenza e di studiarne la prevenzione.

Nel 1999 il virus del papilloma è stato dichiarato il solo responsabile del carcinoma cervicale. Praticamente non esiste tumore della cervice uterina senza l’HPV.

Come potrai immaginare,a seguito di questa constatazione è cambiato l’approccio al problema.

Ti confesso che non è stato semplice neanche per me capire come sta cambiando la normativa per lo screening.

Ora proverò a farlo capire anche a te, un passo alla volta.

Nel 2006 intanto il Ministero della Salute aveva affiancato al pap test, il test per la presenza dell’hpv ad alto rischio oncogeno, chiamato HR-HPV, dove HR sta per high risk, utilizzandolo, però, solo nel triage delle diagnosi citologiche di ASC-US, cioè in caso di atipie cellulari meno proccupanti e nel monitoraggio delle pazienti dopo trattamento di lesioni precancerose di grado 2 o più. Se vuoi saperne di più sulla classificazione delle lesioni puoi ascoltare l’episodio precedente, se non l’hai già fatto.

Ma proseguiamo nel nostro percorso in linea temporale

Nel 2010 il GISCI ( GRUPPO ITALIANO SCREENING DEL CERVICOCARCINOMA) ha iniziato a discutere sulle Raccomandazioni del Ministero per la possibile introduzione del test HR-HPV come test di screening primario.

Nel 2016, poi, le principali società scientifiche del settore , fra cui AOGOI e SIGO, si sono riunite in una Consensus conference per la definizione del nuovo percorso di screening del cervicocarcinoma nelle donne vaccinate contro l’HPV . Le prime ad usufruire del vaccino nel 2007 sono le nate nel 1996 che hanno compiuto 25 anni, età minima per lo screening , nel 2021. Quindi i primi dati degli screening sulle vaccinate si hanno a partire dal 2021 e in base ai risultati ottenuti si è concluso che nelle vaccinate è necessario uno screening diverso poiché il rischio di avere lesioni significative è minimo

Il Piano Nazionale di Prevenzione 2020-2025 ha quindi recepito le raccomandazioni della Consensus conference che ,a quanto pare, aveva previsto l’efficacia del vaccino.


Le regioni infatti si stanno pian piano organizzando perché l’esame primario dello screening diventi il test HR HPV che sarà seguito dal pap test per l’analisi citologica ecslusivamente nel caso si rilevi la presenza di genomi HPV ad alto rischio. Sempre per il principio che senza hpv non esiste carcinoma della cervice uterina.

Un altro grande cambiamento riguarda l’età del primo screening e la sua frequeza. Infatti d’ora in poi per le vaccinate a 11-12 anni con 2 dosi ,comunque completate al massimo entro il 15esimo anno di età, il primo screening verrà effettuato a 30 anni, quindi non più a 25 e in caso di negatività sarà ripetuto dopo 5 anni, non più 3. Un bel passo avanti.

Per le non vaccinate o le vaccinate con una dose oppure con 2 o 3 dosi ma dopo i 15 anni invece rimane come test primario il Pap test da 25 a 29 anni Ogni tre anni , mentre da 30 a 64 anni si procederà con HPV test Ogni 5 anni

Per questo dall’inizio del 2021 il Gruppo Interscreening Comunicazione dell’Osservatorio Screening sta lavorando alla produzione di materiale informativo dedicato all’integrazione fra vaccinazione contro HPV e screening e i cambiamenti che ne conseguono, con la consapevolezza che tali cambiamenti possano comportare un’importante ricaduta comunicativa su utenti e operatori dello screening

Questo è il testo della lettera:

…Fare il test di screening prima dei 30 anni non è utile perché può portare in rari casi all’identificazione di lesioni che alla sua giovane età spesso regrediscono spontaneamente. Infatti, l’HPV è un virus che provoca un’infezione molto frequente, che la maggioranza delle persone prende almeno una volta nella vita e che nella maggior parte dei casi si risolve da sola, soprattutto nelle donne giovani come lei…

per te che hai 25 anni e hai ricevuto 2dosi di vaccino contro l’HPV prima di aver compiuto 15 anni,l’invito al primo screening del collo dell’utero è posticipato di 5 anni. Grazie alla tua scelta,infatti, il rischio di sviluppare prima dei 30 anni un tumore del collo dell’utero è davvero bassissimo. Per questa ragione riceverai a 30 anni la lettera di invito per fare un test HPV.

Lo screening è semplice, gratuito,non doloroso e dura solo 5 minuti. 5 Minuti che valgono una vita.


Puoi ascoltare l'episodio dedicato a questo argomento sulla pagina del Podcast


FONTI:

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