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  • Immagine del redattoreSerena Tolomei

METODI CONTRACCETTIVI: IL PRESERVATIVO MASCHILE

Aggiornamento: 20 ago


Il preservativo maschile, conosciuto anche come profilattico e condom, fa parte dei cosiddetti METODI BARRIERA o metodi di barriera.

Premetto che essendo io un’ ostetrica ed essendo questo l’unico metodo capace di preservare sia da gravidanze inaspettate , sia dalle malattie sessualmente trasmesse (MST), farò riferimento esclusivamente ai rapporti sessuali fra uomo e donna, per i quali è presente sia il rischio di mst che di gravidanza inaspettata. Per quanto riguarda i rapporti omosessuali fra uomini, il metodo è utilizzato ovviamente solo per la protezione dalle mst. In ogni caso le modalità d’uso sono le stesse e vanno messe in pratica per scongiurare contagi da infezioni.

Cosa si intende con metodi barriera?

Sono tutti dispositivi che impediscono meccanicamente che lo sperma entri all’interno del canale cervicale,o collo dell’utero ,evitando ,così che possa raggiungere la cellula uovo nel periodo ovulatorio.

Oltre ai preservativi esistono altri dispositivi con questa caratteristica, e sono:

  • Diaframma , che trovi spiegato in un altro episodio di questa serie

  • Cappuccio cervicale

  • Preservativo femminile;

  • Spugnette cervicali

Gli ultimi 3 sono metodi poco utilizzati per cui ne faccio solo un breve accenno nell’articolo “ Metodi Contraccettivi : Altri metodi barriera:”


Quali sono i vantaggi nell’utilizzo del preservativo maschile?

  1. Intanto è’ l’unico metodo contraccettivo che protegge anche dalle malattie sessualmente trasmesse. E già per questo merita il primo posto, soprattutto nei rapporti occasionali.

  2. Non richiede la ricetta medica e non richiede esami.

  3. É il metodo contraccettivo più indicato per gli adolescenti

  4. É facile da reperire ( farmacia, supermercati, distributori automatici , alcuni negozi, sul web.

  5. E’ semplice da utilizzare sin dalla prima volta, seguendo le istruzioni sul foglietto illustrativo. Inoltre sul web ormai si possono trovare sia foto che video esplicativi.

Per rafforzare l’efficacia contraccettiva ,al profilattico si possono abbinare altri metodi contraccettivi: uno è lo spermicida. Sinceratevi prima della sua compatibilità con il tipo di profilattico scelto e che non risulti troppo aggressivo o allergizzante soprattutto per lei; l’altro metodo che si può associare è la pillola. L’abbinamento con quest’ultima è il top , perché si ha l’efficacia contraccettiva quasi al 100% data soprattutto dalla pillola e una protezione quasi totale dalle mst, data dal preservativo.


Cos’è il preservativo maschile?

 E’ una guaina sottile, impermeabile che deve essere indossata dall’uomo al momento dell’erezione.

Per chi non l’avesse mai visto , né dal vivo né in foto,si presenta chiuso in bustine sigillate e prima dell’utilizzo è completamente arrotolato su se stesso .

Una volta srotolato ha la forma di un palloncino lungo. Avete presente quei palloncini che usano gli animatori alle feste di compleanno per creare animali e oggetti vari per i bambini? Ecco più o meno fatti così...Ora per colpa mia non guarderete più quei palloncini con gli stessi occhi innocenti di un bambino. Chiedo scusa per il paragone infelice.

Ok, se vi ho reso l’idea, capirete che..la forma calza a pennello con la forma del pene.

Sulla parte iniziale , quella che poi andrà a contatto con il glande (cioè la punta del pene), di solito si trova un serbatoio, che serve a raccogliere lo sperma, e si riconosce perché è un piccolo prolungamento più stretto del resto della guaina. Alcuni però non ne sono dotati.

L’apertura sulla base, invece, è bordata da un anello più rigido, composto dallo stesso materiale della guaina.

A proposito del materiale, i profilattici possono essere di diversi materiali come il lattice ,il silicone, il poliuretano e suoi derivati. A dire il vero, anche se pare brutto, esistono anche di budello animale come quello di agnello, ma sembra non siano sicuri come quelli di materiale sintetico.

Per chi soffre di allergia al lattice sono da preferire i profilattici in poliuretano.

 E parlando di reazioni allergiche , queste in realtà potrebbero presentarsi per qualunque materiale del preservativo oppure a causa delle eventuali sostanze lubrificanti che contiene.

 La reazione potrebbe essere di entità lieve, e presentarsi in alcuni casi con una semplice orticaria e un rash cutaneo con piccole protuberanze .Se la reazione si limita a questo effetto, sarà sufficiente applicare, dopo il rapporto, una crema antistaminica e/o a base di idrocortisone.

Esistono ,però, anche casi peggiori, in cui si presenta anche un gonfiore nelle aree che non sono neanche entrate in contatto con il preservativo,associato qualche volta a lacrimazione degli occhi,oppure a irritazione della gola,arrossamento del viso, naso che cola o congestione nasale,tosse e respirazione difficoltosa; e in casi veramente gravi può subentrare la vera e propria anafilassi, dove l’ iniziale orticaria si associa rapidamente a ipotensione, nausea, difficoltà a deglutire, gonfiore di bocca, gola o viso, vertigini, vomito, diarrea, mal di stomaco, svenimento, dispnea e battito cardiaco accelerato. In questo caso è necessaria la somministrazione immediata di epinefrina se si ha a disposizione e la richiesta di soccorso medico urgente.

Naturalmente se si è già a conoscenza di avere allergie ad alcune sostanze, soprattutto al lattice, ci si dovrà premunire e informarsi prima dell’utilizzo. Nel caso invece ci si accorga inaspettatamente di avere un’ allergia solo al momento del rapporto, consiglio di cessare il rapporto al primo sintomo e rivolgersi al pronto soccorso se i sintomi tendono comunque a progredire.

Questi sono avvertimenti doverosi, ma non lasciatevi spaventare troppo, perché ,come accade per ogni medicinale, se dovessimo regolarci sulle possibili reazioni avverse non ne assumeremmo neanche uno. L’importante è riconoscere subito i sintomi e agire di conseguenza.

Utilizzo corretto

Bisogna dire che la percentuale di protezione sia da gravidanze che da malattie sessualmente trasmissibili è piuttosto alta, infatti si aggira intorno al 98%, o dovrei dire si aggirerebbe, visto che questa percentuale cala drasticamente all’82%, se il preservativo non viene utilizzato a regola d’arte.

Allora vediamo qual’è il modo corretto di utilizzare il preservativo maschile

  1. la prima buona regola sarebbe quella di lavarsi le mani prima di aprire l’involucro , ma ho il sospetto che non sarà sempre possibile.

  2. secondo accorgimento : prima di strappare l’incarto, spostate il preservativo al lato opposto rispetto al lato di apertura per evitare di lacerarlo durante lo strappo dell’involucro. Non è consigliabile tagliare la confezione con le forbici.

  3. terzo accorgimento: fate attenzione a non provocare microrotture del profilattico con le unghie o con altri oggetti, come bracciali, anelli, collane, piercing e quant’altro..)

  4. una volta estratto il preservativo dall’involucro controllate sempre che sia integro.

  5. A questo punto si può indossare sul pene in erezione. Potete decidere insieme se sarà lui da solo a posizionarlo ,o se vuole farlo lei o addirittura insieme, rendendo questo momento più intimo e coinvolgente per entrambi piuttosto che un’azione meccanica distaccata che potrebbe rovinare l’atmosfera.


Qualunque cosa decidiate la PROCEDURA CORRETTA è questa:

  1. Appoggiare il profilattico, ancora arrotolato, sul glande scoperto, con l'anello di gomma rivolto verso l'esterno; N.B. : fate attenzione perché a volte non è semplice e immediato capire qual’è la parte giusta.

  2. Ora ,stringendo il serbatoio tra pollice e indice per evitare la formazione di bolle d'aria durante il rapporto, che potrebbero provocare rotture del profilattico, va srotolato lungo tutta la lunghezza del pene, Se invece il preservativo non è dotato di serbatoio, durante l'applicazione va lasciato comunque uno spazio di circa 1 cm in corrispondenza del glande sempre per evitare che si formi dell'aria al suo interno. Comunque la maggior parte dei preservativi possiede il serbatoio.

Durante lo srotolamento vi accorgerete sicuramente se avete posizionato dalla parte giusta il preservativo sul pene, perché in caso contrario non riuscirete a srotolarlo.

Attenzione! Nel caso sia la parte sbagliata, va rimosso dal pene,  gettato lettreralmente nella spazzatura, e sostituito con uno nuovo. Sì certo , sono d’accordo con voi ,sembra uno spreco, e infatti molto spesso questa importante regola purtroppo non viene messa in pratica, soprattutto se si ha a disposizione un solo preservativo. Io direi di focalizzare su un punto: però: il prezzo di un preservativo non si può paragonare alle conseguenze che deriverebbero dal suo utilizzo scorretto, ossia una gravidanza o una malattia sessualmente trasmessa, che ne dite?


Come si dice dalle mie parti “meglio ave’ paura che toccanne” 

Infatti una quantità, anche minuscola, di spermatozoi contenuti in quel famoso liquido


pre-eiaculatorio di cui vi parlavo all’inizio, potrebbe essere rimasta sulla parte della guaina appoggiata sul glande e questa parte, una volta arrovesciato il preservativo verrà a contatto con il canale vaginale,mi sono spiegata?

Se avete capito bene ,potete dedurre da soli che il rischio di una  gravidanza aumenta notevolmente e anche la possibilità, in questo caso solo per lei, di contrarre una mst, malattia sessualmente trasmessa. Questa è una delle tante piccole -grandi accortezze che fanno la differenza nella percentuale sull’efficacia contraccettiva del preservativo.

Altra cosa importante da considerare è l’utilizzo di prodotti per favorire la lubrificazione vaginale. Sappiate che i preservativi in lattice, non devono essere abbinati a lubrificanti oleosi (es.vasellina) perché si rischia di danneggiare materialmente il profilattico, vanno bene invece quelli a base acquosa. Per quelli in poliuretano è diverso , perché sopportano anche quelli a base oleosa.

Ma se la parte della vestizione è importante, lo è anche, o forse di più, l’ultima parte :

Come si rimuove il preservativo?

Fate molta attenzione perché questo è un momento cruciale, e un errore in questa fase potrebbe essere fatale.


Al termine del rapporto, sappiamo che in maniera naturale e più o meno immediata il pene diventa meno rigido e diminuisce di volume ( il termine tecnico è detumescenza). Per questo motivo, è buona norma estrarre il pene dalla vagina prima che l'erezione sia completamente terminata e il profilattico possa sfilarsi facilmente durante l’uscita.

Prima di uscire dal canale vaginale, quindi cosa bisogna fare?

Bisogna sempre trattenere il preservativo con le dita alla base del pene, per evitare, appunto, che questo si sfili facendo fuoriuscire lo sperma all’interno del canale vaginale. Lo stesso , fate attenzione, vale per i rapporto anale, nel caso lo sperma scivoli in vagina in base alla posizione tenuta durante il rapporto. Senza contare che anche con il rapporto anale si possono trasmettere le mst.


Nel caso la procedura non vada a buon fine, almeno per scongiurare la gravidanza, sarà bene ricorrere alla contraccezione d’emergenza, che conoscerai come pillola del giorno dopo; se vuoi approfondire cos’è e come funziona ,te lo spiego bene nell’articolo dedicato “ I metodi contraccettivi d’emergenza ( “ la pillola del giorno dopo” ) “.

Se ti fa stare più tranquilla puoi fare una lavanda vaginale subito dopo il rapporto a rischio, ma sappi che da sola non basterà.


Qualche volta accade che il profilattico si sfili addirittura durante il rapporto, anche prima dell’eiaculazione . Perchè può accadere?


O il preservativo è troppo grande, o non è stato correttamente srotolato fino alla base del pene. Quindi sarà bene sincerarsi sia di aver scelto la misura corretta del preservativo, constatando la giusta aderenza una volta indossato, e premurarsi di averlo srotolato fino alla base del pene.

Anche in questi casi , anche se l’eiaculazione non è ancora avvenuta, c’è sempre quella percentuale di rischio di gravidanza dovuta al suddetto liquido preeiaculatorio, oltre alle mst. Quindi per maggiore tranquillità sarebbe meglio anche in questo caso ricorrere alla contraccezione di emergenza, e augurarsi di non aver contratto nessuna infezione.

Ponendo invece che tutto sia andato nel verso giusto fino all’estrazione del pene . A questo punto  si può sfilare il preservativo e gettarlo nella spazzatura.

Ma come si fa a sapere se il preservativo è rimasto integro fino alla fine? Potreste attuare ,come ultima accortezza per la vostra tranquillità, una procedura finale: prima di gettarlo, riempitelo d'acqua e controllate se questa esce da eventuali microrotture. Chissà se c’è qualcuno che lo fa. Mah, io ve lo dico per informazione

Alcuni studi documentano una maggiore tendenza alla rottura dei profilattici di poliuretano rispetto a quelli di puro lattice.

Per quanto riguarda l’integrità del preservativo, è molto importante non sottovalutare la data di scadenza dei preservativi. Sulle confezioni infatti viene riportata la data di scadenza ed è assolutamente da rispettare.

I profilattici scaduti non vanno utilizzati.

In genere, i preservativi hanno una durata di circa 5 anni dalla data di produzione ,però,anche se la scadenza è lontana ,ma sono stati mal conservati da diverso tempo, è meglio non utilizzarli, perché la data si riferisce sempre al confezionamento integro correttamente conservato e non esposto a fonti di calore o umidità. Per cui è bene sincerarsi che siano stati conservati in un luogo asciutto e lontano da fonti di calore, come cita ogni etichetta che si rispetti.



RIASSUMENDO


  • il preservativo maschile, o profilattico, o condom,è una sottilissima guaina di gomma che avvolge completamente il pene in erezione per evitare il contatto diretto con l’apparato genitale della donna

  • si trova in diversi materiali: lattice , silicone, poliuretano e budello animale

  • Si utilizza indossandolo sul pene in erezione prima di qualsiasi contatto con l’apparato genitale femminile.

  • L’uomo deve estrarre il pene dalla vagina prima che l’erezione diminuisca, per evitare che lo sperma fuoriesca dal preservativo.

  • Si deve sempre trattere il preservativo con le dita alla base del pene, per evitare che si sfili all’interno della vagina o dell’ano per evitare la fuoriuscita di liquido seminale.

  • Si può, per maggiore precauzione, utilizzare in associazione al preservativo un prodotto spermicida.

  • Ogni preservativo può essere utilizzato una sola volta.

  • Ne esistono di differenti tipi in grado quindi di soddisfare ogni esigenza; alcuni hanno un piccolo serbatoio per raccogliere lo sperma all’estremità, cosa che assicura una maggiore sicurezza. Se tale serbatoio manca bisogna lasciare un po’ di spazio tra l’estremità del pene e quella del preservativo. Vantaggi Essenzialmente la sua comodità d’uso. È liberamente in vendita.

  • ,i profilattici di poliuretano, rispetto a quelli di lattice hanno anche il vantaggio dii essere resistenti ai lubrificanti a base oleosa, e una volta indossati risultano più confortevoli perchè stringono meno il glande. Permette di avere rapporti sessuali senza rischi di contrarre malattie a trasmissione sessuale. gonorreaclamidiacandidositricomoniasicondilomi acuminatiinfezioni erpetiche genitali, Hpv AIDS ecc.


Ok mi auguro di non avervi annoiato. E’ che ci tengo che tutti capiscano l’importanza della contraccezione e in particolar modo di questo dispositivo , che è l’unico a preservaci anche dalle malattie sessualmente trasmissibili. Per cui sarebbe bello da parte vostra se condivideste questo srticolo e il relativo episodio per essere di aiuto a più persone possibile




Puoi ascoltare l'episodio dedicato a questo argomento sulla pagina del Podcast

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