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  • Immagine del redattoreSerena Tolomei

METODI CONTRACCETTIVI "LA PILLOLA DEL GIORNO DOPO"

Aggiornamento: 22 lug


I metodi contraccettivi d’emergenza vengono spesso chiamati impropriamente "pillola del giorno dopo", ma, come capirai fra poco, non è corretto.

E' possibile ricorrere alla contraccezione di emergenza dopo un rapporto sessuale non protetto o non protetto adeguatamente;

un intervento che ha lo scopo di evitare una gravidanza indesiderata, se usato in tempi btrevissimi.

La contraccezione di emergenza può essere di due tipi:


  • Farmacologica (preparati ormonali)

  • Non farmacologica (dispositivo intrauterino - IUD-Cu)


Contraccezione di emergenza farmacologica

La contraccezione d’emergenza farmacologica è impropriamente detta “pillola del giorno dopo” o “pillola dei cinque giorni dopo”. Si tratta di una compressa, a contenuto ormonale, da assumere il prima possibile dopo un rapporto a rischio di gravidanza indesiderata.

Non protegge dalla gravidanza, qualora si verifichino altri rapporti a rischio durante lo stesso ciclo, e non protegge dalle infezioni sessualmente trasmesse.

I metodi disponibili in Italia sono:

  1. preparati orali progestinici contenenti levonorgestrel: le confezioni in vendita contengono 1 compressa da 1,5 mg da assumere in un'unica somministrazione

  2. preparati orali contenenti ulipristal acetato: le confezioni contengono 1 compressa da 30 mg da assumere in un'unica somministrazione


Da sapere

  • L’efficacia è massima (95%) se i preparati orali vengono assunti nelle prime 24 ore, nelle quali l’efficacia dell’ulipristal acetato è tre volte superiore a quella del levonorgestrel.

  • I preparati orali progestinici contenente levonorgestrel devono essere assunti entro 72 ore al rapporto non prOtetto.

  • I preparati contenenti ulipristal acetato devono essere assunti entro 5 giorni (120 ore) dal rapporto non protetto.

  • Se il rapporto ha avuto luogo nelle ore o nei giorni che precedono l’ovulazione, il levonorgestrel e l’ulipristal acetato impediscono la fecondazione

  • Se il rapporto ha avuto luogo quando il processo che conduce all’ovulazione è già iniziato, il levonorgestrel non ha effetto, mentre l’ulipristal acetato è in grado di posticipare l’ovulazione di alcuni giorni.

  • Se il processo di impianto è già iniziato (anche se da poco tempo) il farmaco non è efficace.

  • È necessario utilizzare un altro metodo contraccettivo di supporto (ad esempio il preservativo) fino alla comparsa delle mestruazioni e poi tornare ad usare quello consueto.


Modalità di prescrizione

  • I preparati progestinici contenenti il principio attivo levonorgestrel non sono soggetti a prescrizione medica (SOP - senza obbligo di prescrizione) per le persone di età pari o superiore a 18 anni, mentre per le minori di 18 anni è obbligatoria la prescrizione medica, da rinnovare di volta in volta (RNR - ricetta non ripetibile) - Determina AIFA 8 ottobre 2020 Norlevo

  • I preparati contenenti il principio attivo ulipristal non sono soggetti a prescrizione medica, né per le maggiorenni né per le minorenni (SOP  - senza obbligo di prescrizione, ma non da banco) - Determina AIFA 8 ottobre 2020 Ellaone


Effetti collaterali e controindicazioni

  • Si possono riscontrare raramente cefalea, astenia e dolori pelvici

  • I preparati ormonali in generale sono considerati privi di gravi controindicazioni, poiché il tempo di assunzione è molto breve.



Contraccezione di emergenza non farmacologica

La contraccezione di emergenza non farmacologica si basa sull’uso dello IUD al rame (IUD-Cu, detto anche spirale al rame). Questo IUD non contiene ormoni e può essere utilizzato anche come metodo contraccettivo a lunga durata d’azione. Si tratta dello stesso dispositivo, che assume la connotazione di "contraccettivo di emergenza" quando viene applicato in utero, il più presto possibile, dopo un rapporto sessuale non protetto. Entro 48 ore dal rapporto può evitare l’insorgenza del 99% delle gravidanze.Lo IUD al rame agisce riducendo il numero e la motilità degli spermatozoi e impedisce l’impianto dell’ovulo, nel caso venga fecondato, in quanto modifica il rivestimento interno dell’utero (endometrio), rendendolo inadatto alle gravidanze.


Da sapere

  • Lo IUD va inserito all'interno dell'utero dal ginecologo. È importante, infatti, che la donna non cerchi di inserirlo o rimuoverlo da sola, sia nel caso lo si usi come contraccettivo a lungo termine sia come contraccettivo di emergenza.

  • In genere lo IUD è sconsigliato alle donne giovani, che non hanno ancora avuto gravidanze, sia perché l'inserimento è più doloroso sia perché sono più frequenti crampi o dolori e, soprattutto, perché un'infiammazione/infezione pelvica potrebbe compromettere gravemente la fertilità della donna.

  • Se si manifestano dolori al ventre, perdite maleodoranti, febbre è necessario consultare il medico/ginecologo.

  • In qualche caso lo IUD può essere espulso spontaneamente.

  • Sono raccomandati controlli periodici dal medico/ginecologo


Controindicazioni

  • Infezioni degli organi genitali o forti infiammazioni del collo dell'utero.

  • Mestruazioni particolarmente abbondanti e/o dolorose.

  • Malformazioni dell'apparato genitale.

  • Tumori degli organi genitali.


FONTE:


Puoi ascoltare l'episodio dedicato a questo argomento sulla pagina del Podcast

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