
In "Toxoplasmosi(1):Rischi per il feto e Toxo-test" abbiamo scoperto quali sono i rischi per il feto e come si interpreta il toxo-test; in questa seconda parte, invece, daremo un po’ di giustizia ai nostri amici felini.
Capiremo una volta per tutte perché la toxoplasmosi viene associata ai gatti, e in quale modo potrebbero trasmettercela. E di conseguenza vi farò un elenco di semplici accorgimenti da mettere in pratica per evitare il contagio in gravidanza, già a partire dalla preconcezione, ma senza eccesso di ansie, fobie e psicosi.
Nella parte 3 invece ci occuperemo di non contrarre la toxoplasmosi attraverso il cibo.
Sia questo che il prossimo articolo e i relativi episodi sul Podcast sono rivolti chiaramente a chi si è ritrovata il toxo-test completamente negativo e non possiede gli anticorpi contro la toxoplasmosi per cui è suscettibile di contrarre la malattia.
Per interpretare velocemente i risultati del toxo-test ho creato con le mie manine una pratica tabellina riassuntiva carina e coccolosa, sia nella Parte1, sia su instagram alla mia pagina @ostetricasere. Seguitemi su Instagram, è lo strumento che uso per tenervi aggiornati.
Allora, innanzi tutto vorrei che fosse chiara una cosa. Chi deve prestare davvero la massima attenzione a non contrarre la toxoplasmosi è colei che porta in grembo o porterà a breve, il frutto del concepimento, che è la personcina che rischia di più in assoluto.
Quindi aspirante mamma, e mamma in attesa prendete carta e penna per gli appunti.
Ma se il futuro papà contrae la Toxoplasmosi, contagia anche la futura mamma?
NO, in realtà no.
La Toxoplasmosi non si trasmette fra esseri umani .
L’unica via di trasmissione fra esseri umani è quella transplacentare, da madre a feto, attraverso la placenta appunto.
Gli aspiranti e i futuri papà devono in ogni caso essere al corrente degli accorgimenti da adottare, per evitare che la futura mamma possa contagiarsi.
E ora, per la gioia di tutti i gattari del mondo, è giunto il momento di far salire sul palco i nostri a-mici felini!
Lo so aspirante mamma, parenti e amici ti avranno già messa in guardia che in gravidanza non potrai assolutamente stare a contatto con nessun gatto, neanche il tuo!
"non puoi accarezzarlo..." ; "in braccio no eh… " ; "non respirare vicino a lui..." ; "dallo a me, me ne occupo io stai tranquilla..." ; "non fare l’ incosciente..."
Shhh fate silenzio!
Ecco, quando avrai finito di leggere, sarai ben felice di riferire loro che si sbagliavano di grosso. Magari prima che ti diano della sprovveduta, spiegaglielo.
No perché io immagino voi poveri aspiranti genitori gattari lì col dubbio amletico :
” gatto o non gatto? questo è il problema” ecco toglietevelo dalla testa, il dilemma, non il gatto, che avete capito?
Ma perché allora toxoplasmosi =gatto?
Quello che vi interessa sapere è che il nostro parassita protagonista ,Toxoplasma gondii, in realtà può infettare moltissimi animali a sangue caldo, come i mammiferi tra cui gli esseri umani, e anche uccelli , roditori e altri.
Perché allora i nostri poveri micetti sono sempre nell’occhio del mirino?
Ve lo spiego: dovete sapere che tutti gli altri animali, compreso l’essere umano, sono dei semplici ospiti intermedi, dove il toxoplasma gondii non riesce a raggiungere lo stadio adulto e al limite si deposita nei muscoli o negli organi interni sottoforma di cisti.
Da qui il rischio di contagio attraverso l’alimentazione con carne cruda o poco cotta, di animali infetti.
Il gatto, invece, ha l’onore di essere stato scelto come ospite definitivo, in cui il parassita riesce a completare il suo ciclo vitale e a riprodursi producendo le cosiddette oocisti che vengono poi espulse dal gatto con le feci (tenetelo a mente che ora ci torniamo).
Premettendo che non tutti i gatti hanno per forza la toxoplasmosi, io vi consiglierei prima di tutto di scoprire se il vostro gatto ce l’ha. Come? Vi basterà far analizzare dal veterinario un campione delle sue feci o del suo sangue.
Se il vostro gatto risulta positivo alla toxoplasmosi
Come potrebbe contagiarvi?
Escludendo l’opzione di servirlo in tavola, rimangono solo le sue feci.
Le oocisti presenti nelle feci, però, non volano, quindi se il tuo gatto usa la lettiera, per infettarti dovresti ingerirle in qualche modo: ad esempio portando le mani alla bocca o toccando del cibo senza esserti lavata le mani dopo aver pulito la lettiera;
Se il vostro gatto risulta negativo alla toxoplasmosi
Sarebbe una buona notizia per stare più sereni no? Certo, sereni, ma non adagiati.
Non voglio rovinarvi la festa, ma c’è ancora la possibiltà che il micio mao contragga la toxoplasmosi; però le possibilità si riducono quasi a zero se avete uno o più gatti che stanno esclusivamente in casa e non hanno a che fare con altri gatti che stanno anche fuori.
Un gatto che sta soltanto in casa, infatti, potrebbe infettarsi solo se mangiasse carne cruda potenzialmente infetta, oppure in caso, che ne so , vada a leccare le vostre scarpe con le quali avete disgraziatamente calpestato un terreno su cui aveva defecato un gatto infetto. Insomma diciamo che se evitate di dare carne cruda al gatto, le probabilità che si contagi in altra maniera sono quasi nulle.
Se invece il vostro gatto sta anche, o addirittura, soltanto fuori, ovviamente ha più probabilità di entrare in contatto con il parassita.
A quel punto potrebbe infettarsi sia mangiando carne cruda di animali infetti, tra cui topi e uccelli , sia entrando in contatto con terreno contaminato da feci infette di altri gatti.
Per cui le attenzioni si moltiplicano se si ha a che fare con gatti che stanno sia fuori che in casa. Mentre se il gatto sta esclusivamente fuori, non avrete il problema lettiera, quindi meno possibilità di eventuali contagi.
Facendo il punto della situazione, alla luce di quanto detto, noi esseri umani potremmo infettarci sia mangiando carne cruda, o comunque poco cotta, di animali infetti ( bovini, ovini, suini) tutto ciò che finisce in -ini (tranne felini voglio sperare), sia attraverso le oocisti eventualmente presenti nelle feci del gatto.
Quindi non c’è bisogno di evitare i gatti come la peste e tantomeno di far custodire il proprio gatto a qualcun’altro per 9 mesi!
INOLTRE: le oocisti del Toxoplasma Gondii presenti nelle feci del gatto, si schiudono circa 2-3 giorni dopo la deposizione delle feci, a una temperatura ambientale di 24°C e ad alta umidità". Per cui il rischio di contaminazione si riduce notevolmente se la lettiera viene pulita ogni giorno"
Allora veniamo alla avete preparato carta e penna?
E’ arrivato è il momento di utilizzarli.
Ecco a voi l’elenco degli accorgimenti da utilizzare per evitare di contrarre la Toxoplasmosi.
ACCORGIMENTI
Per quanto detto finora, il primo passo è fare al micetto le analisi per la toxo , per essere sicuri che non l’abbia già contratta.
Se risulta negativo meglio tenerlo in casa ed evitare che entri in contatto con altri gatti soprattutto gatti randagi.
Offrite al gatto solo alimenti cotti, conservati o secchi; quindi no carne cruda .
Mi dispiace dirlo , e so bene quanto è dura, ma sarebbe meglio evitare di dare bacini al gatto soprattutto sulla bocca,
perché ,come sappiamo, lui ha un unico modo per pensare alla sua igiene intima...ci siamo capiti.
Vale anche per te aspirante papà perché se dopo il bacio al gatto segue quello alla compagna ...ci sono ridotte possibilità di eventuale contagio, ma io non rischierei inutilmente.
Se vuoi tenerlo sulle gambe cerca di mettere prima un telino o una copertina, in modo che i tuoi vestiti non vengano in contatto con le parti intime del gatto. Dopo sarà sufficiente togliere la copertina e lavarsi le mani.
Qui siamo già un po’ nell’eccesso di zelo, ma nel più ci sta il meno.
Problema lettiera: dopo averla pulita lava accuratamente mani e unghie con acqua e sapone e cerca comunque di utilizzare i guanti. Se non ti senti tranquilla falla pulire a qualcun’ altro se possibile. L’importante è pulirla tutti i giorni.
Lava sempre le mani anche se tocchi materiale potenzialmente contaminato da feci di gatto , quindi oltre alla sabbietta della lettiera, e alla relativa, paletta, fai molta attenzione alla terra del giardino o dell’orto.
Utilizza sempre i guanti quando fai lavori di giardinaggio, lava gli utensili usati e come al solito lava mani e unghie con acqua e sapone.
Per quanto riguarda i micetti direi che ci siamo. Niente di così tremendo, no? Sarà sicuramente meglio di come ti avevano prospettato le voci sapienti intorno a te! Attenzioni consapevoli sì, ansie e fobie anche no.
Per quanto riguarda il contagio attraverso il cibo, di cui parleremo nella parte 3 sarà un po’ diverso.
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